Democrazia autoritaria

Di Elisabetta Teghil

La Repubblica rifondata sulla sicurezza interna è una scelta dello Stato e
dell’iper-borghesia o borghesia imperialista contro la conflittualità sociale e dettata dalla necessità di realizzare compiutamente il neoliberismo. Quest’ultimo è un’ideologia nel senso più compiuto del termine come visione onnicomprensiva della società. E’ l’approdo inevitabile dell’autoespansione del capitale così come l’iper-borghesia è l’autovalorizzazione di una borghesia transnazionale.
Il neoliberismo ha bisogno dello smantellamento delle situazioni economiche marginali e di sussistenza, l’iper-borghesia dell’emarginazione sociale ed economica di tutti gli altri strati della borghesia. Da qui le guerre neocoloniali e il rovesciamento di governi asimmetrici a questo progetto. Ed, altresì, il depauperamento di ampi strati della popolazione nei paesi occidentali.
La così detta crisi non è qualche cosa di inatteso o di correggibile con questa o quella formula, ma è un momento costitutivo della società neoliberista. Altro

L’impossibile è il nostro possibile

Di Elisabetta Teghil

L’accumulazione di informazioni è il processo costitutivo della produzione e riproduzione sociale e, di conseguenza, anche dell’esistenza stessa del femminismo. La lotta per l’informazione è quindi anche una lotta per la nostra liberazione.
La lettura degli avvenimenti storici è il movimento dell’informazione, è il processo di memoria dei collettivi umani, delle formazioni sociali determinate, delle classi, di frazioni di esse e di gruppi specifici.
Pertanto, la facoltà di conservare e accumulare informazioni è un passaggio obbligato per il femminismo. Per questo, l’informazione che è segno, testo, linguaggi, ha sempre un carattere di genere e di classe.
Il femminismo è un sistema di sistemi di segni, di lingue, di scelte e delle loro concrete manifestazioni  come testi. Altro

La via “maldestra”

Di Elisabetta Teghil

La velocità con cui si è realizzata in Italia la trasformazione del PD in partito neoliberista che cerca qui di imporre i dettami di quella ideologia e gli interessi dei circoli atlantici, capofila dello smantellamento dello Stato sociale e sponsor delle guerre neocolonialiste, ha creato nuovi spazi per la sinistra riformista e socialdemocratica che spera di ritagliarsi un ambito, sia pure solo in termini elettorali gestendo in qualche modo il movimento.
E’ la miseria dei partitini, a sinistra del PD, che implementati nell’omologazione dentro il dettato di potere, hanno come unico scopo la propria riproduzione.
Questo è il senso della manifestazione del 12 ottobre prossimo  “La via maestra”, trasformazione e appiattimento che si riduce tutto ad un problema di difesa della Costituzione, mentre non è altro che un tentativo presuntuoso e  maldestro di dirigere il dibattito e di ritagliare il movimento a propria immagine e somiglianza. Altro

Secondo alcune e alcuni la storia è finita

Di Elisabetta Teghil

Secondo alcuni/e la storia è finita. Questa è la migliore società possibile e l’ideologia e la lotta di classe avrebbero provocato solo disastri.
Pertanto l’unico orientamento nella vita, se mai ce ne fosse uno, sarebbe la democrazia rappresentativa  e, per i laici,  il pensiero scientifico di cui si tessono acriticamente le lodi.
Le radici della illibertà non sarebbero innestate nel sociale, nello sfruttamento, nella reificazione, come ci dice la lettura marxista della società, ma nel tentativo più o meno riuscito di uscire da questa società, magari di costruirne un’altra.
Quest’area racconta la crisi come crisi del marxismo e i più dogmatici sono come sempre gli spretati/e. Il loro cavallo di battaglia è la fine dell’ideologia, contribuendo così all’ideologia neoliberista. E, da neofiti di quest’ultima, sono i primi/e nel condannare il pensiero e l’esistenza dell’Altro. Altro

Gioco di società : il Tav, il femminicidio, l’odio, le armi, lo Stato…

Di Elisabetta Teghil

Siamo d’estate perciò lanciamoci in un gioco di società dato che, soprattutto, in questa stagione i giochi impazzano.
Naturalmente questo invito vale per tutte/i, sia per quelle/i che si possono permettere le vacanze –se la godano fino in fondo perché potrebbe essere l’ultima vista la china che ha preso questo sistema sociale- che per quelle/i che sono rimaste/i a casa a cui va tutta la nostra affettuosa solidarietà.
Il gioco di società che vorrei proporre consiste in questo: andare a vedere quali sono gli articoli più commentati nei siti e nei blogs. Scopriremmo che sono quelli che riguardano il movimento NoTav e, partendo da questo dato, fare il “Gioco dell’oca incazzata”, gioco inventato da un collettivo femminista qualche anno fa per scoprire come ci vogliono turlupinare. Altro

Dittatura costituzionale

Di Elisabetta Teghil

“..Tutti i controlli compiuti da Nsa sono stati effettuati
nel rispetto della Costituzione..”
Barack Obama

Gli USA e i Paesi dell’Europa occidentale hanno indicato la via. La lotta contro il comunismo è cosa superata. Non si può impegnare tutta una società tecnologicamente avanzata nella lotta al comunismo con il rischio che la figura del comunista,nobile e disinteressato, magari alla Che Guevara, sia seducente.
La religione dello Stato ha coniato una nuova figura su cui far leva per eccitare e scatenare gli istinti di difesa e di aggressività.
Quella del terrorista. Questo è il nemico pubblico contro cui agire, legiferare e serrare i ranghi. Altro

Terroristi e fiancheggiatori

Di Elisabetta Teghil

L’elemento certo su cui tutti/e possiamo convenire nella lettura delle recenti elezioni amministrative, è il calo dei/delle votanti, particolarmente forte nelle grandi città.

In questo, siamo in sintonia con il mondo occidentale ed in particolare con lo stato-guida, gli USA, dove la percentuale dei votanti si attesta al 50%. Perciò possiamo presumere che sia una tendenza che si confermerà e si accentuerà nelle prossime elezioni perché il neoliberismo provoca disaffezione alla politica e allontanamento dalla conflittualità.

Ci differenziamo ,invece, dal resto dell’Europa, intendendo sempre quella che definiamo occidentale e, comunque dagli Stati Uniti,  per il fatto che non esiste un vero bipolarismo.

Alcuni  dicono che  PD e Pdl sarebbero come il Giano della mitologia, due facce di uno stesso progetto e, quindi, un governo e l’altro, una mera alternanza. Altro

Libri liberi di indottrinare

Di ScateniamoTempeste

La scuola dovrebbe dare al discente e alla discente gli strumenti per comprendere la realtà e formarsi una propria opinione. Credo che, al di là dell’aspetto pedagogico e di quello educativo in senso ampio, la conoscenza del mondo in cui viviamo sia la sua funzione primaria.

I libri di testo, per quanto possibile, dunque dovrebbero tentare di porre dei problemi e presentare le loro possibili soluzioni, non in maniera acritica, ma con semplicità, concretezza e chiarezza. Anche chi insegna dovrebbe per lo meno tentare di proporre questioni ampie, in modo articolato, tuttavia non incomprensibile, evitando di fare esclusivamente propaganda a favore di una o un’altra ideologia. È difficilissimo, perché ciascuno di noi è portatore (sano o insano) di valori e idee e, ovviamente, ciò ci condiziona in ogni momento della nostra vita, da quando decidiamo l’atteggiamento che terremo con chi ci vende i fiori al semaforo, a quando ci troviamo di fronte a un nostro superiore a cui rendere conto. Altro

Lo “Stato” delle cose

Di Elisabetta Teghil

E’ presente una lettura che racconta lo stato attuale delle cose come prova provata della crisi del capitalismo che, pertanto,sarebbe arrivato alla fase terminale, con un’immagine pittorica, alla frutta, e, perciò, gli oppressi/e sarebbero maturi/e per la rivoluzione.

Questa interpretazione dimentica che non c’è nessuna crisi in atto, almeno nel senso tradizionale del termine, ma che tutto quello che sta avvenendo è il frutto dell’autoespansione del capitale e che gli aspetti più negativi sono stati messi in preventivo, anzi voluti. Altro

Dialectics of liberation

Di Elisabetta Teghil

La fase dell’attuale modo sociale di produzione, il neoliberismo, è lo stadio del capitale nella sua dinamica auto espansiva, caratterizzato dalla guerra fra gli Stati e fra le multinazionali per la ridefinizione dei rapporti di forza, che vede all’offensiva le multinazionali anglo-americane e i loro rispettivi Stati. Questi, usati come braccio esecutivo, in attesa che gli USA diventino lo Stato del capitale. Lo aveva già previsto Stokely Carmichael ,nel luglio del ’67, nel Convegno di Londra “Dialectics of liberation”, per il quale l’occidente avrebbe teso in futuro a identificarsi e/o a subire lo strapotere egemonico degli Stati Uniti e la contrapposizione non sarebbe stata tanto tra l’occidente e il terzo mondo, quanto fra gli USA e il resto del globo.

I popoli del terzo mondo, in questo processo, sono destinati ad essere schiacciati e a rivivere le pagine più nere del colonialismo. Altro

Voci precedenti più vecchie